Se i gatti scomparissero dal mondo-Kawamura Genki

Se i gatti scomparissero dal mondo-Kawamura Genki

Trama

Come cambierebbe il mondo? E come cambierebbe la mia vita? Se io scomparissi dal mondo, intendo.
Il mondo non cambierebbe di una virgola e tutto andrebbe avanti allo stesso modo, giorno dopo giorno?

Un ragazzo di trenta anni lavora come postino, un brutto raffreddore non gli dà tregua, decide di farsi visitare da un medico che però gli dà una spiacevole notizia: è un tumore al cervello, di quarto grado, e gli resta poco da vivere.

Va a casa disperato e sviene. Ha un gatto, “Cavolo” un batuffolo di peli che da ormai quattro anni vive insieme a lui, che lo risveglia con il suo miagolio. Ancora intontito sente una voce, si gira e vede un suo sosia. E’ il diavolo, e a differenza di quel che la gente immagina comunemente, assomiglia a noi.

Fanno un patto affinchè il ragazzo possa vivere un giorno in più. La continuazione del libro ci porta ad una ricerca di ricordi del protagonista, fino ad una ricerca di riconciliazione.

Se i gatti scomparissero dal mondo-Kawamura Genki

I Personaggi

Tra i  personaggi principali del libro, troviamo:

• Postino  Ragazzo  Protagonista
• Cavolo  Il gatto
• Aloha  Il Diavolo
• Tsutaya  Videonoleggiatore

Se i gatti scomparissero dal mondo-Kawamura Genki

Recensione

Bellissimo piccolo libro, emozionante, affascinante, dirompente, letto in pochissimo tempo. Parla di quello che è veramente importante nella vita. E’ una lettera testamento, che potrebbe essere quella di ognuno di noi.

In questo romanzo,  si parla di un patto tra un postino trentenne, che sta per morire e il Diavolo (Il Diavolo esiste esclusivamente nel cuore e nella mente di noi esseri umani, siamo noi ad assegnargli diverse sembianze).

Il ragazzo deve fare scomparire una cosa dal mondo, per poter avere un giorno in più di vita. Il protagonista  cerca un senso, se c’è stato, alla sua esistenza. Vivere di per sé non conta molto, ma quello che conta veramente è il modo in cui si vive.

Le cose importanti

Nell’attesa della morte, si arriva a capire quanto è bella la vita. Si comprende chi sono le persone piú importanti e si capisce il valore di tutte le cose che si ritengono preziose e insostituibili. Si esplora nuovamente il mondo e lo si osserva da una prospettiva diversa, scoprendo come anche la banale e monotona quotidianità è bella.

Un racconto coinvolgente, in cui si affronta il tema della mortalità, e dei legami familiari, il ricordo della madre diventa straziante.

I gatti non hanno il senso della solitudine, non hanno il senso del tempo, per loro esistono esclusivamente il tempo trascorso con loro stessi e il tempo trascorso in compagnia di qualcun altro. Pare che solo gli esseri umani abbiano elaborato il concetto di morte. I gatti non provano paura o ansia nei confronti del sonno eterno.

Papà…
Ho sempre desiderato rivederti.
Dirti scusa, ringraziarti, dirti addio.