Le verita spezzate-Alessandro Robecchi
Recensione: Ferdinando Gallo
- Titolo: Le verità spezzate
- Autore: Alessandro Robecchi
- Genere: Giallo
- Traduzione:
- Editore: Rizzoli
- Data di Pubblicazione: 8 Ottobre 2024
- Pagine: 276
Le verita spezzate-Alessandro Robecchi
Trama
Il grande regista de “Le verità spezzate”, Manlio Parrini, ha deciso di tornare dietro la macchina da presa. Celebrato da pubblico e critica, all’apice del successo aveva abbandonato il cinema perché gli sembrava “un posto senza verità”. Ma ora, superati i settant’anni, ha in testa una storia speciale: un film su Augusto De Angelis, pioniere del giallo italiano negli anni Trenta.
La morte violenta di Augusto De Angelis, un uomo libero senza libertà, è per il Maestro Parrini, un caso irrisolto, che puzza di ingiustizia e ottusa censura fascista e che oggi più che mai deve essere raccontato.
Ma proprio quando il regista ha trovato un produttore per il suo progetto e avviato la stesura della sceneggiatura insieme all’amica e complice Sara De Viesti, un altro giallo irrompe nella sua vita: l’omicidio dell’anziana vedova Bastoni, proprietaria della villa adiacente a casa sua.
La stampa, avida di notizie, si getta sul caso e gli inquirenti si muovono tra mille ostacoli e condizionamenti, e anche Parrini si sente attratto da questo omicidio, che gli ricorda un delitto d’altri tempi, di quelli usciti dalla penna del suo Augusto De Angelis.
Le verita spezzate-Alessandro Robecchi
I Personaggi
Tra i personaggi principali del libro, troviamo:
- Manlio Parrini Regista
- Augusto De Angelis Scrittore
- Sara De Viesti Sceneggiatrice
- Chiara Sensini Sostituta procuratrice della Repubblica
- Nora Vuillermoz Vedova Bastoni
- Matteo D’Onofrio Nipote Nora
- Carlos Manolo Pinzago Tuttofare
- Claudio Tarsi Giornalista
Le verita spezzate-Alessandro Robecchi
Recensione
Un giallo di ieri che contiene un giallo di oggi, legati a doppio filo da una riflessione sui condizionamenti che tutti subiamo, sui limiti delle nostre libertà, così spesso spezzate. Una trama sull’impossibilità di essere liberi e sulla brutta fine che fanno gli uomini liberi, che la libertà è solo un’illusione.
Non è che le verità si spezzano, ma che le verità non ci sono, non esistono, semplicemente. Sono fatte di una sostanza ambigua e molle, inconsistente. Le verità che conosciamo sono solo quelle che ammettiamo come tali, che noi decidiamo siano verità.
Lo scrittore in questo libro lascia da parte “Il trio dell’agenzia investigativa Sistemi Integrati”. Si avventura in un nuovo romanzo, molto leggero, anche se scritto bene e molto scorrevole. La trama abbastanza semplicistica, un vecchio regista che non fa film da tanti anni, vuole farne uno imperniato su un cold case di uno scrittore degli anni ’30, morto in circostanze violente.
Augusto De Angelis, morto il 18 luglio del 1944, un uomo libero senza libertà, ma senza condizionamenti, ucciso in modo violento, una persona, uno scrittore di gialli nel periodo fascista. Il racconto si intreccia con un’omicidio avvenuto ai giorni nostri, nel posto dove abita il regista.
Il finale non mi è piaciuto molto, non molto comprensibile, privo di mordente e di spessore,troppo leggero, blando, rispetto agli altri libri dello scrittore, la trama non molto entusiasmante.
L’Autore: Alessandro Robecchi scrive per vari giornali, per la tivù e per il teatro. È editorialista di giornali, autore degli spettacoli e critico musicale. Ha scritto numerosi libri, tra cui “La serie di Carlo Monterossi”.
Tra i suoi libri: