La Santuzza è una rosa-Giuseppina Torregrossa-Recensione 2024-Vive tra la Sicilia e Roma, dove ha lavorato per più di vent’anni come ginecologa, occupandosi attivamente, tra le altre cose, della prevenzione e cura dei tumori al seno.
Tra i suoi libri
- L’assaggiatrice (2007).
- Manna e miele, Ferro e fuoco ( 2011)
- La miscela segreta di casa Olivares ( 2014)
- Il sanguinaccio dell’immacolata ( 2019)
- Morte accidentale di un amministratore di condominio ( 2021)
TITOLO: La Santuzza è una rosa
AUTORE: Giuseppina Torregrossa
GENERE: Narrativa
TRADUZIONE:
EDITORE: Feltrinelli
DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 Novembre 2023
PAGINE: 240
RECENSIONE: Ferdinando Gallo
La Santuzza è una rosa-Giuseppina Torregrossa-Recensione 2024
Introduzione
Viciuzza e Rosalia si conoscono nei vicoli di Palermo. Rosalia non è solo una coetanea di Viciuzza, una ragazzina povera quanto lei, ma è anche la Santuzza che il popolo invoca nel bisogno.
Viciuzza, di soprannome “Babbasuna”, incontra santa Rosalia nel 1614 e intreccia inoltre un’amicizia che durerà tutta una vita. Intanto il gesuita padre Cascini, ignaro di questo legame speciale, è impegnato nell’“ideuzza” di dotare santa Rosalia anche di una genealogia illustre.
E’ proprio questo gesuita tenace a salvare Viciuzza dalla strada, con l’aiuto delle sue aiutanti, le suore Mano destra e Mano sinistra, e a trovarle sistemazione presso la grande pittrice Sofonisba Anguissola.
Nel 1624, quando sopra Palermo si abbatte la peste con il suo fetore insopportabile, di santi anzi, di sante patrone, ce ne sono ben quattro, ma nessuna sembra godere della fiducia del popolo.
Solo la Santuzza può compiere il miracolo più grande e mettere in salvo la città e i suoi abitanti. Ed ecco che l’“ideuzza” di padre Cascini finalmente prende forma, con l’aiuto di una Viciuzza ormai più matura e consapevole.
Personaggi Principali
- Viciuzza A Babbasuna
- Rosalia Santa
- Cascini Padre Gesuita
- Mano destra Suora
- Mano sinistra Suora
- Van Dyck Pittore
- Sofonisba Anguissola Pittrice
La Santuzza è una rosa-Giuseppina Torregrossa-Recensione 2024
Trama
Palermo, 15 agosto 1613, è la festa dell’Assunta,Viciuzza, la scimunita di via degli Schioppettieri vuole scorrazzare con le altre bambine, ma ogni volta che esce di casa, i ragazzi la prendono in giro, per via della testa grossa e delle spalle piccole e la chiamano anche “Palummedda sicca”.
La madre è anche una donna che si porta gli uomini in casa, Viciuzza non ha un’amica, ma ha sentito parlare di una ragazza bella e misteriosa che profuma come una rosa e regala consolazione, e sogna di diventare sua amica e giocare con la bambola che lei si è cucita.
Quella sera esce soprattutto per cercare la ragazza, è buio quindi può andare senza essere derisa da nessuno, ma mentre cammina viene aggredita e perde i sensi, e al risveglio sente delle fitte sul tutto il corpo e dei segni blu tra le gambe, non riesce a trovare la via di casa, ma qualcuno infatti la prende per mano e l’accompagna, profuma di rosa.
Da quel momento inizia l’amicizia tra Rosalia, (ma è la Santuzza che il popolo invoca nel bisogno) e Viciuzza, che rimane incinta dalla violenza subita. Inoltre, la ragazza partorisce una bimba, aiutata da Rosalia, a maggio del 1614, ma purtroppo le viene portata via.
La ragazza infatti non si accorge che Rosalia è sempre al suo fianco, nei momenti più brutti della sua vita, non percepisce se è un momento reale o irreale. Il racconto continua inoltre con Viciuzza che ritrova la figlia, aiutata dal Padre Cascini. Nella città scoppia la peste, e infatti solo il miracolo di una santa, può aiutare le persone.
La Santuzza è una rosa-Giuseppina Torregrossa-Recensione 2024
Conclusione
Libro scritto molto bene,scorrevole e con molti riferimenti storici, si legge velocemente e può essere un passatempo piacevole.
L’autrice inoltre, ha inserito questa narrazione in un determinato periodo storico, quello della peste, e anche con personaggi realmente esistiti.