La forza del destino-Marco Vichi-Recensione 2023-Lo scrittore Marco Vichi, ha esordito con numerosi racconti pubblicati su diverse riviste italiane. Nel 1999 pubblica il suo primo libro, “L’Inquilino”. Dal 2002 nei suoi libri appare il Commissario Bordelli, ambientati quasi tutti negli anni ’60.
Tra i suoi libri
- Una brutta faccenda
- Non tutto è perduto
- Nulla si distrugge
- Il commissario Bordelli
- Un caso maledetto
- Morte a Firenze
TITOLO: La forza del destino
AUTORE: Marco Vichi
GENERE: Giallo Poliziesco
TRADUZIONE:
EDITORE: TEA
DATA DI PUBBLICAZIONE: 3 Aprile 2014
PAGINE: 382
RECENSIONE: Ferdinando Gallo
La forza del destino-Marco Vichi-Recensione 2023
Introduzione
È la primavera del 1967. L’alluvione di novembre, sembra essersi placata e Firenze comincia di nuovo a respirare. Ma non il commissario Bordelli, per lui non c’è pace.
Indagando sull’omicidio di un ragazzino, si è scontrato con i poteri occulti della massoneria ed è stato costretto alla resa con un “messaggio” molto chiaro: lo stupro di Eleonora, la giovane commessa con cui aveva appena intrecciato una relazione appassionata, e una lista con i nomi di tutte le persone a lui più care.
Amareggiato, Bordelli si è dimesso dalla polizia e ha lasciato San Frediano. Che altro avrebbe potuto fare? si chiede nel silenzio della casa sulle colline. Continuare a fare il poliziotto sapendo che non sarebbe mai riuscito a mettere in galera gli assassini?
Adesso trascorre le giornate cucinando, facendo lunghe passeggiate nei boschi, imparando a far crescere le verdure nell’orto. Il pensiero di quella resa però, non lo abbandona.
Ma il destino, in cui fino ad ora non ha creduto, gli offre inaspettatamente l’occasione di fare i conti con il passato, e Bordelli non si tira indietro.
Personaggi Principali
- Bordelli Commissario
- Piras Poliziotto
- Mugnai Poliziotto
- Diotivede Medico legale
- Dante Amico Commissario
- Botta Amico Commissario
- Totò Cuoco Ristorante
- Rosa Ex prostituta
La forza del destino-Marco Vichi-Recensione 2023
Trama
“La Nazione”, lunedì 20 febbraio 1967
Nel bosco di Cintoia Alta, Livio Panerai, macellaio di 44 anni, si è ucciso con una fucilata in bocca nei pressi dell’abbazia di Monte
Scalari.
Il commissario Bordelli legge il giornale nella sua casa di Impruneta, una vecchia cascina, dove si è trasferito, dopo che si è dimesso dalla polizia. Solo lui e Piras conoscono che bestia era il macellaio, un fascista e stupratore di bambini.
Lui passa le giornate, vicino al fuoco, leggendo libri, cercando di imparare a cucinare, oppure a fare l’orto. Quella sera Piras lo va a trovare, anche lui ha letto della notizia. Mangiano insieme, ed alla fine il ragazzo gli esprime i suoi dubbi, ha pensato che fosse stato Bordelli ad uccidere il macellaio. Il commissario risponde che non è dispiaciuto dell’accaduto, ma che non è stato Lui.
La Vendetta
Quando va a letto, incomincia a pensare a Giacomo Pellissari, il ragazzo stuprato e ucciso (Morte a Firenze). Aveva infatti minacciato gli assassini sapendo di non avere nessuna prova per incriminarli,
ha cercato anche di spaventarli, ma uno di loro è molto potente e l’ha fatta pagare al commissario. Ha fatto violentare la sua ragazza, Eleonora.
Lui comunque è un ex comandante del Battaglione San Marco, inoltre certe cose non le può sopportare, ma non può rivelare a nessuno il suo segreto. Conosce anche la contessa Gori Roversi, vicina di casa che vuole che indaghi sulla morte avvenuta quattordici anni prima, del figlio Orlando, ufficialmente un suicidio.
Il libro continua infatti con Bordelli che non dimentica e non perdona, e soprattutto da solo continua a fare quello che ha iniziato, senza pietà o rimorso .
Il Botta lo aiuta con l’orto e gli regala anche i suoi appunti di cucina, per il suo compleanno il commissario ha invitato alla cascina i suoi amici, Dante, Diotivede, Piras, Botta. Vuole infatti cucinare per loro.
Pensa sempre ad Eleonora, ma non ha il coraggio di scriverle, trova anche un cane e lo chiama Blisk, rincontra Adele una vecchia amica di tanti anni prima.
La forza del destino-Marco Vichi-Recensione 2023
Conclusione
Il commissario Bordelli non e’ un commissario come gli altri.E’ infatti pieno di dubbi, i suoi amici sono tutte persone che hanno grande umanità . Alcuni vivono al limite della legalità, altri sembrano personaggi strani.
Una nuova appassionante storia, che inoltre alla fine da’ il vero carattere del commissario. E’ infatti il continuo del romanzo “Morte a Firenze”. Lui è un personaggio affamato di giustizia, che ha una grande umanità, e non ama i potenti. Consigliatissimo da leggere.
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