Dove si trova
La Sacra Sindone-il telo dove venne avvolto il corpo di Cristo, è custodita nel Duomo di Torino , nell’ultima cappella della navata sinistra, sotto la Tribuna Reale.
Cos’è
Rappresenta per i Cristiani, il telo dove venne avvolto il corpo di Cristo, dopo la sua crocifissione, e su cui sarebbe rimasta impressa la sua immagine.
Secondo la tradizione si tratta del Lenzuolo menzionato nei Vangeli che servì per avvolgere il corpo di Gesù nel sepolcro.
La storia
La prima documentazione di cui si ha notizia, che parla del Telo Sacro, risale al 1353, quando il cavaliere Goffredo di Charny, per accogliere un sudario, che aveva avvolto il corpo di Gesù, fece costruire una chiesa nella città di Lirey .
In anni successivi, Margherita, la figlia di Goffredo, con la scusa di mettere a riparo la reliquia dalla guerra con la Borgogna, la tolse ai membri della Chiesa e poi la vendette ai duchi di Savoia.
Anche i Savoia fecero costruire una cappella per il culto della reliquia. L’edificio nella notte tra il 3 e il 4 dicembre 1532 andò a fuoco e solo grazie all’intervento del consigliere del duca, che la tolse dalle fiamme, che la Sindone si salvò.
Un telo dello stesso materiale è stato cucito sulla Sindone, come protezione, dalle suore clarisse che la custodivano a Chambéry, per riparare i danni.
Quando venne cambiata la capitale del regno di Savoia, la Sindone fu spostata a Torino.
Vi rimane fino ad oggi, ad eccezione di alcuni periodi:
durante l’assedio dei francesi nel 1700 , venne spostata a Genova.
durante la seconda guerra mondiale, venne spostata in Campania, nell’abbazia di Montevergine.
Il Lenzuolo di Lino
La Sacra Sindone-il telo dove venne avvolto il corpo di Cristo è un antico lenzuolo di lino, di buona fattura, a struttura spigata, lungo circa m. 4,42 e alto circa cm. 113. Sul lenzuolo è visibile l’immagine frontale e dorsale di un uomo, di sesso maschile, con la barba e i capelli lunghi, morto a causa delle torture della crocifissione.
L’immagine è circondatada due linee nere bruciacchiate e da una serie di cavità: sono i danni dovuti all’incendio avvenuto a Chambéry nel 1532.
Sul retro del lenzuolo l’immagine non è visibile, ci sono macchie di sangue, sparse un po’ ovunque. Sul davanti l’immagine è causata dallo scurirsi, per ossidazione delle fibre superficiali, dei fili che sporgono dal tessuto.
Non ci sono dubbi che l’uomo raffigurato nell’immagine sulla Sindone è morto a causa delle torture subite, provate dall’immagine impressa. In particolare ci sono i segni dei chiodi alle mani e ai piedi.
Oltre a questi segni, che rimandano direttamente e inequivocabilmente alla crocifissione, la Sindone conserva il ricordo di molte altre torture.
Sofferenze
Il volto è coperto da un velo di sangue, si vedono gonfiori e tumefazioni, una frattura del setto nasale e un labbro spaccato.
I capelli scendono rigidi ai lati del volto a causa del sangue rappreso, rigida è anche la barba, la fronte è segnata da un rivolo di sangue fino al sopracciglio.
I capelli sulla testa sono inzuppati di sangue e si indovina la presenza di molte piccole ferite che hanno provocato abbondati emorragie, dovute probabilmente alla corona di spine. Sulla schiena e sulle gambe sono visibili numerosi segni di colpi, provocati probabilmente dalle frustate.
Nella parte posteriore, all’altezza delle spalle, si notano due macchie scure, la cui spiegazione potrebbe essere dovuta allo sfregamento con la croce, durante il suo trasporto da parte dell’Uomo.
Sulla parte anteriore della figura, nel costato destro, è presente una larga ferita da punta e taglio,
Sul polso sinistro si vede partire una colatura di sangue.
L’uomo raffigurato nella Sindone è dunque morto per le torture della crocifissione.
Difficile dire chi fosse quell’uomo.
Immagini del Lenzuolo Sacro
La sindone è vera o falsa?
Sono stati molti i test effettuati sulla Sacra Sindone per verificare se fosse vera o falsa, con pareri discordanti.
Un esame al carbonio 14, fa risalire la data del lenzuolo ad un periodo fra 1260 e il 1360
Esami sulle tracce di sangue ,fatti nel 1978 riscontrarono presenza di sangue umano. Altri studi successivi dettero risultati contrastanti.
Il paragone fra la Sindone e altri teli funebri, di periodi corrispondenti, mostrano molte differenze come struttura, tessuto e trama
Tra tutti i test effettuati , ce n’è uno però che dimostrerebbe che la sacra sindone non sia vera. L’antropologo Matteo Borrini e il chimico organico Luigi Garlaschelli hanno infatti analizzato le macchie di sangue sul tessuto utilizzando nuove tecniche. I dati raccolti, hanno dimostrato che la Sacra Sindone sarebbe un falso.
Qualche tempo fa, un’altra ricerca sulla Sacra Sindone è arrivata alla conclusione che l’uomo avvolto nel telo sarebbe morto in seguito a pesanti sofferenze per Crocifissione e avvolto nel telo e sembrerebbe confermare invece l’autenticità della Sindone.
Non sappiamo ancora se il Lenzuolo Sacro sia vero o falso.
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