La Casa Delle Luci-Donato Carrisi-Recensione 2022.Donato Carrisi dopo aver studiato giurisprudenza, si èspecializzato in criminologia e scienza del comportamento.
Scrittore, regista e sceneggiatore di serie televisive e per il
cinema. È l’autore di:
- Il suggeritore
- Il tribunale delle anime
- La donna dei fiori di carta
- Il cacciatore del buio
- La ragazza nella nebbia da cui è tratto il film omonimo
- L’uomo del labirinto da cui è tratto il film omonimo
- Io sono l’abisso da cui è tratto il film omonimo .
TITOLO: La Casa Delle Luci
AUTORE: Donato Carrisi
GENERE: Thriller
TRADUZIONE:
EDITORE: Longanesi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 8 Novembre 2022
PAGINE: 432
RECENSIONE: Ferdinando Gallo
La Casa Delle Luci-Donato Carrisi-Recensione 2022
Introduzione
Un enigma, Pietro Gerber era morto il primo lunedì di luglio, verso le dieci e trenta di una calda mattina d’estate. Ha undici anni, tre mesi, sedici giorni, dieci ore, ventinove minuti e una manciata di secondi. Cade dal balcone della casa di Porto Ercole, Il suo cuore si ferma per circa mezzo minuto, ma lui sopravvive. Tutto quello che succederà dopo, lo influenzerà negativamente.
Personaggi Principali
- Pietro Ipnotista
- Eva Ragazzina
- Maja Salo Ragazza alla Pari
- Zeno Zanussi Bimbo scomparso
Trama
Da grande Pietro, diventa un’Ipnotista , l’addormentatore dei bambini, specializzato in traumi infantili. Lo psicologo gode di grande considerazione nell’ambito professionale, ma dopo che sono iniziate a circolare delle voci, che lui è esaurito , il lavoro è diminuito. Dopo il caso dell’Affabulatore, non è più lo stesso.
Incontra Maja Salo che è andata a trovarlo nel suo studio, è una studentessa arrivata da Helsinki,una ragazza alla pari dagli Onegli Catelani che vivono separati. La ragazza parla di Eva, la ragazzina di 10 anni di cui si occupa, che ha la fobia di uscire di casa e che allo stesso tempo ha un amico immaginario.
La bimba dopo tempo poco le ha chiesto di mandare via questo amichetto, ma Maja non ci è riuscita, Eva ha dei lividi e dei graffi sulle braccia e gambe e dice che è stato il bimbo.
Pietro le dice che bisogna fare intervenire uno psichiatra perchè Eva soffre molto probabilmente di schizofrenia infantile. Maja prova a dargli una lettera che la bimba ha scritto, quando ha saputo che lei andava da Pietro Gerber, ma lui rifiuta l’incarico.
Legge la lettera mentre torna a casa, e c’è scritto solo una parola “Arimo”, che lo riporta indietrpo a 25 anni prima, quando Zeno Zanussi prima di scomparire avrebbe dovuto pronunciare questa parola.
Continua così il libro che lo riporterà indietro nel tempo ad un mistero mai risolto.